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Nietzsche e Freud su religione, arte e filosofia

Da un lato le nevrosi presentano chiare  e profonde concordanze con le grandi istituzioni sociali inerenti l’arte, la religione e la filosofia; dall’altro ci appaiono come deformazioni delle istituzioni stesse. Potremmo quasi dire che l’isterismo è una deformazione di un’opera d’arte, la nevrosi ossessiva una deformazione della religione, il delirio paranoico una deformazione di un sistema filosofico. in definitiva, questa diversità si spiega col fatto che le nevrosi sono formazioni asociali, che si sforzano di creare con mezzi privati ciò che la società ha creato col lavoro collettivo.

Totem e Tabù, Sigmund Freud, 1913

Così gli isterici sono senza dubbio immaginifici artisti, anche se esprimono le loro fantasie mimeticamente, nella maggioranza dei casi, senza curarsi della loro intelligibilità per gli altri; i cerimoniali e i divieti dei nevrotici ossessivi ci inducono a credere che costoro si siano creati una religione privata per proprio conto; i deliri dei paranoici possiedono una sgradevole rassomiglianza esteriore e un’affinità interiore con i sistemi dei nostri filosofi. Non possiamo evitare di dedurne che questi malati compiono, in modo asociale, veri e propri tentativi di risolvere i loro conflitti e di sedare le loro pressanti necessità, che, quando tali tentativi siano compiuti in modo accettabile per la maggioranza, vanno sotto il nome di poesia, religione e filosofia.

Il rituale, prefazione a “problemi di psicologia religiosa”, Sigmund Freud, 1919

Dovunque si è manifestata finora sulla terra la nevrosi religiosa, noi la troviamo collegata con tre pericolose prescrizioni dietetiche: solitudine, digiuno, astinenza sessuale – però senza che qui si possa decidere con sicurezza che cosa sia causa, che cosa effetto e se in genere sussista qui un rapporto di causa ed effetto.
Legittima quest’ultimo dubbio il fatto che proprio uno dei sintomi più regolari di essa, presso i popoli selvaggi come presso quelli addomesticati, sia la più improvvisa e sfrenata libidine, che poi altrettanto improvvisamente si capovolge in spasimo di espiazione e in negazione del mondo e della volontà: due cose interpretabili forse come epilessia mascherata?

La pazzia è nei singoli qualcosa di raro, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli e nei tempi è la regola

Al di là del bene e del male, Friedrich Nietzsche, 1885